Un percorso espositivo che esplora il decennio 1910–1920 attraverso 72 opere. Dieci anni che raccontano i vari movimenti pittorici, scultorei e figurativi dell’Italia in quegli anni fondamentali. Come spiega il responsabile delle collezioni, Luca Mana, si inizia con il Futurismo milanese, si passa al Cubo Futurismo fiorentino, al Futurismo Analogico romano, per poi passare al gruppo Nuove tendenze e ai pittori di Ca’ Pesaro a Venezia, il realismo magico e infine il ritorno all’ordine a partire dal 1915.